INPS: ricorsi per ottenimento invalidità civile e stato di handicap

INPS: ricorsi per ottenimento invalidità civile e stato di handicap

Ricorsi contro l’INPS per ottenere

l’INVALIDITA’ CIVILE o lo stato di HANDICAP

Su richiesta di alcuni cittadini ci siamo attivati per trovare un esperto in materia, in modo da salvaguardare i cittadini che davanti alle istituzioni spesso si trovano a disagio se non proprio indifesi.

L’esperto che abbiamo individuato è l’Avv. Alessia Genitrini del foro di Roma, che ha gestito molte volte cause in materia previdenziale e ha portato a termine con ottimi risultati i molti ricorsi presentati contro l’INPS.

L’abbiamo pertanto contattata per avere maggiori informazioni, e di seguito vi indichiamo le sue risposte:

È vero purtroppo, molto spesso l'INPS, pur in presenza dei requisiti di legge, rigetta le domande per l'accertamento dello stato di handicap o per l'accertamento dell'invalidità civile.

Le persone con disabilità che non ritengono adeguato il giudizio emesso nel "verbale di invalidità" hanno diritto a presentare ricorso al Giudice nel termine di 6 mesi dalla comunicazione del verbale stesso a mezzo posta raccomandata.

Il ricorso è disciplinato dall'art. 445 bis c.p.c. (codice procedura civile) e costituisce un'istanza di accertamento tecnico per la verifica preventiva delle condizioni sanitarie legittimanti la pretesa che il ricorrente intende far valere.

Mediamente il procedimento innanzi al Tribunale si conclude nel termine di circa 8- 9 mesi dalla presentazione del ricorso.

Nel caso di accoglimento del ricorso, il riconoscimento dell'invalidità con i relativi benefici decorre dalla data della domanda presentata in via amministrativa. Al ricorrente, pertanto, l'INPS pagherà anche tutti gli arretrati.

Per esperienza diretta, in tutti i casi in cui effettivamente sussistevano i requisiti sanitari per ottenere i riconoscimenti previsti dalla legge, il Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU), ovvero il medico nominato dal Giudice per verificare la sussistenza di detti requisiti, ha sempre accertato la legittimità della pretesa del ricorrente.

Le spese vive per il ricorso ammontano ad Euro 21,50 per il contributo unificato e circa 9,00 Euro per la notifica, per un totale di circa 30,00 (trenta/00) Euro (le notifiche possono essere due se il ricorso deve essere incardinato in un Tribunale diverso da quello di Roma).

Molto spesso, nel caso di accoglimento del ricorso, gli onorari dell’avvocato vengono quantificati dal Giudice e posti a carico dell’INPS. È comunque possibile concordare con il proprio assistito un determinato onorario in caso di buon esito del ricorso.

Tutto questo riguarda l'impugnazione in via giudiziale del verbale di invalidità.

Per la presentazione in via amministrativa della domanda di invalidità vi sono molte persone che operano all'interno di patronati e svolgono gratuitamente tale servizio. 

Vi indichiamo di seguito i recapiti a cui poter contattare l’Avvocato:

  • e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
  • telefono 320.8017754 (negli orari di studio lun-ven 10.00 – 19.00)

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Nel caso ci fosse discrepanze vi invitiamo a contattarci per porre immediato rimedio.

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