Storia dei Quartiere

Cenni storici su Spinaceto e Tor de' Cenci

a cura di Marina Vultaggio

Spinaceto nasce come quartiere urbanisticamente studiato a tavolino da progettisti degli anni Sessanta. Erano gli anni dell'utopia urbanistica di una città interamente costruita o, comunque, indirizzata dall'uomo nelle sue linee guida di espansione sul territorio.
Il progetto di Spinaceto si inseriva nel più ampio P.R.G. adottato nel 1962 attraverso la definizione di un Piano di Zona, del '94, che tra diverse aree romane definiva anche le linee sulle quali sarebbe sorto il nuovo quartiere "Spinaceto" ed il riassetto dell'antico insediamento di Tor de'Cenci per 35.000 nuovi residenti.
Il clima nel quale il quartiere si è sviluppato nei suoi primi anni è stato caratterizzato da spinte utopistiche che ancora oggi lasciano tracce positive sul tessuto realizzato, a partire dai percorsi vari al verde che attraversa le cubature costruite, ma ha lasciato anche molti nodi irrisolti, in particolare alle infra-strutture culturali: mancano (pur presenti nel piano di zona) cinema e teatri in rapporto alla popolazione insediata. Manca un auditorium e un apparato museale di quartiere (molte tracce e materiale archeologico sono andate perse nella ragione edificatoria e molte se ne vanno ancora perdendo.
Nato all'inizio degli anni '70 come "quartiere dormitorio", è poi rinato come zona commerciale (...e scolastica, viste le scuole elementari, medie e superiori qui presenti). Dista 1 km dal Grande Raccordo Anulare e meno di 5 dall'Eur. Lavori vi si stanno svolgendo oggi per il progetto "Cento piazze" del comune di Roma, altri vi si svolgeranno in futuro per la metropolitana (sdoppiamento della linea B da Magliana per Tor de'Cenci: linea B2).
La Chiesa di San Giovanni Evangelista festeggia il patrono a giugno (fino all'anno scorso a settembre) con feste e fuochi d'artificio. E' stata inaugurata nell'80 dal Papa Giovanni Paolo II in visita nel quartiere. La parrocchia di Spinaceto, intitolata a San Giovanni Evangelista, fu istituita il 1° Ottobre 1969; nel 1974 venne poi affidata alla Famiglia dell'Amore Misericordioso. In seguito fu costruita la chiesa sita in Via Raffaele Aversa 44, realizzata su progetto dell'architetto spagnolo Julio Lafuente. Inagurata il 6 Ottobre 1979, venne visitata da S.S. Giovanni Paolo II il 18 Novembre dello stesso anno. La parrocchia ha una popolazione di circa 27.000 abitanti.

Spinaceto viene studiato anche in alcuni corsi di architettura per la novita' del suo progetto: un asse viario principale che attraversa nei due sensi il quartiere, con al centro negozi e uffici all'interno di centri commerciali, ai lati solo case.
Torre Brunori è ciò che resta di una torre del XIII secolo, ormai a ridosso di uno dei centri commerciali cittadini e fortunatamente risparmiata dall'edilizia: anche la periferia ha i suoi "tesori"! Il "fossile" accanto alla nuova piazza, il centro commerciale è cosi' chiamato da alcuni perchè iniziato e poi abbandonato a se stesso. Vi ha sede, tra gli altri, il centro sociale "Auro e Marco". La piazza e' in corso di costruzione a cura del programma "Centopiazze" del comune di Roma (ebbene si', siamo a Roma anche noi...!)

Nel quartiere si possono ammirrare:Tenuta del Palazzo (intorno a Castel di Decima), Tenuta del Risaro (da Vitinia a Castel Porziano), Tenuta dello Spinaceto (oggi Villaggio Azzurro - Tre Pini), Tenuta Brunorio (oggi erroneamente chiamata Spinaceto), Tenuta dell'Oliveto (tra Brunori e Mostacciano), Tenuta del Sughereto (oggi Centro Aeronautico Vallerano e Valleranello), Tenuta della Pema con la Torre (allora era molto importante perché popolata), Tenuta dei Monti della Caccia.
Nel 1739 in zona Tor de' Cenci, vi abitavano soltanto nove famiglie, tutte di pecorai: sei di Leonessa, una di Sonnino, una di Cascia, una di Castelluccio di Norcia. Prima di arrivare al Castel di Decima, dopo il ponticello di Malpasso tra la tenuta della Perna e quella di Brunorio, in zona Tor de' Cenci si trovava la Capanna "Delli Bifolchi". Questa è la prima abitazione di Tor de' Cenci. Nel 1864 Tor de' Cenci si chiamava ancora "Casetta dei Bifolchi" ma dopo quell'anno non venne più nominata. Cambiò la proprietà? Purtroppo non si è saputo più nulla e le documentazioni sono mancanti.
La zona chiamata "Tor de' Cenci" è più vasta di quanto comprende oggi il quartiere. Dai documenti a noi conosciuti non è chiaro da quanti anni è stato attribuito questo nome. D'altronde non è trascorso molto tempo, se si pensa che possa aver preso origine dalla nobile famiglia dei Cenci, anche se non è da considerarsi un fatto storicamente sicuro. La terra dei dintorni era abitata già nell'antichità, come testimoniano gli scavi realizzati negli anni nei quali fu costruita la strada consolare "Pontina". Si precisa che i primi abitanti costruivano le abitazioni solo sopra le colline, perché accanto alle strade in pianura c'era la palude, causa di tanta malaria. Nei primi anni dell'Impero Romano, a Tor de' Cenci non esisteva una strada. Una via di comunicazione passava da Anzio per Pratica di Mare e per Castel di Decima, chiamato "Castro Decimo", direttamente ad Ostia Antica, quasi interamente lungo la costa del Mediterraneo. Il mare nei secoli seguenti si è ritirato di qualche chilometro, come anche le paludi. Successivamente tra la via Laurentina e la via Ostiense, partendo dall'altezza di Tor di Valle, fu costruita una strada per la grande Campagna Romana che si congiungeva alla vecchia strada di Pratica di Mare-Ostia, proprio al Castro Decimo, che passava anche per Tor de' Cenci.

 

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