di Massimo Tesei
Parco Campagna Via di Mezzocammino
i cittadini, stanchi di promesse, intervengono e puliscono.
Doveva essere tutta un’altra storia e …, incredibile, lo è ma in peggio.
Una storia di degrado in crescendo. Sempre più abbandonato a se stesso. Il parco sopravvive solo grazie a se stesso (la natura fin che può si difende) e all’attenzione di volenterosi, che via via stanno perdendo entusiasmo e fiducia.
Non conta il colore dell’amministrazione. Chi viene finisce per cedere alle infinite stradelle della burocrazia e preferisce gettare la spugna. Parafrasando De André “si costerna, s’indigna, s’impegna, poi getta la spugna con gran dignità.” Ma c’è il caso in cui neanche la dignità è in campo. Ignavia, pusillanimità nel migliore dei casi. Protervia e arroganza negli altri.
Il degrado del quartiere, dei quartieri, è sotto gli occhi di tutti. L’incapacità, l’indifferenza di chi ci amministra è altrettanto palese. Proclami, promesse e poi, scaricabarile. Colpa del bilancio carente, strano che poi i fondi scappino fuori per altre iniziative e zone.
Quello che in piccolo, a fronte dei complessivi gravi problemi generali, però è indice di disattenzione nel migliore dei casi lo evidenzia la situazione del Parco di Mezzocammino.
L’area è diventata prima una immensa savana causa le abbondanti piogge l’erba è cresciuta a dismisura, i rami dei pini hanno in molti casi ceduto, alcuni pini sono crollati e il ritornello e sempre lo stesso. Compete ad altro Dipartimento ad altra dirigenza ad altro, ad altro.
Risultato oggi l’erba è diventata sterpo e aspetta solo che qualche disattento, imbecille o criminale getti un mozzicone per accendere un bel falò, della vanità per un’amministrazione lontana. Può capitare un fenomeno di autocombustione (causa le grasse risate) nel caso qualcuno capace di comunicare con l’erba la inviti a pazientare perché a breve qualche autorità provvederà a falciarla.
Fortuna che ancora non accade ma se accade siamo pronti a scommettere che si avvierà il balletto dei io non sapevo, non vedevo e se c’ero … beh ero distratto da ben altre incombenze.
Capita poi che l’area che dovrebbe avere maggiori attenzioni, quella giochi, diventi l’emblema del più assoluto degrado e della più grave disattenzione.
Il metro lo da l’iniziativa congiunta che la Presidenza del municipio e le varie associazioni territoriali hanno messo in atto a giugno.
Miracolosamente in 24 ore l’area è stata sfalciata e ripulita per non turbare la sensibilità di chi avrebbe poi partecipato.
A distanza di due mesi, tutto è precipitato.
Testimoniato da foto e segnalazioni anche sulla pagina FB del CdQ Tor de’ Cenci – Spinaceto. Nessuna reazione.
Bivacchi quotidiani di nomadi, casuali picnic di soggetti diversi, fuga dei genitori più attenti dall’area giochi trasformata in un letamaio.
Una fontanella intasata che crea un ruscello che invade il viale Anna La Barbera all’ingresso di Via Avolio. Cesti dell’immondizia, che dovrebbero essere svuotati settimanalmente, stracolmi e strabordanti tutto intorno.
Capita poi che casualmente una indignata segnalazione di un cittadino trovi attenzione inaspettata all’ufficio reclami Acea e, op, la fontanella viene disgorgata e cessi il ruscello. Rimane il danno all’asfalto ma pazienza. Chi si accontenta …
La latitanza delle Autorità costringe i cittadini ad intervenire.
Rimane l’immane degrado dell’area e vista la costante e comprovata assenza del Municipio alcuni dei frequentatori, una domenica mattina, decidano almeno di renderla appena più vivibile e si attivino, prontamente affiancati da altri che sopraggiungevano.
Molti hanno aderito all’iniziativa Roma siamo noi. Noi eravamo e rimaniamo perplessi. Non perché non sia meritevole. Riteniamo che offra una scappatoia comoda e ipocrita a chi attualmente ci amministra?!. Però c’è un limite a tutto e in questo caso era andato ben oltre. Che dire, non possiamo che tenere a mente questo episodio sommandolo agli altri.
Un gruppo di frequentatori del Parco aderenti anche all’Associazione Amici del Parco di Mezzocammino.