Richiesta di incontro per chiarimenti su campo nomadi, all'On. Sveva Belviso

Di seguito la lettera inviata in data 6 ottobre 2010 all'Assessore alle politche sociali del Comune di Roma, Sveva Belviso

"Caro Assessore, la popolazione del quartiere in epigrafe ci segnale forti perplessità sui tempi di chiusura del campo nomadi del nostro quartiere.

Ciò, soprattutto, dopo la circolazione di voci secondo le quali, il Comune di Roma ha stipulato un accordo, per la ristrutturazione e la manutenzione del campo con una cooperativa formata dagli stessi nomadi.

Se tutto ciò dovesse corrispondere al vero significherebbe che la chiusura del campo o slitterebbe alle calende greche o, addirittura, sarebbe cancellata.

Per questi motivi Le chiediamo un incontro urgente in modo da poter chiarire la situazione e relazionare poi alla cittadinanza."

Partono i lavori per il filobus...

.... all’urbanizzazione che aveva prodotti i suoi danni. Con buona pace dei cittadini residenti. Quanta rabbia e frustrazione aveva prodotto quell’abbandono? Per fortuna la capacità di sopportazione dei residenti, in quest’area, è forte, ma esistono alcuni limiti ed i nostri amministratori, loro stessi vittima d’una situazione in gran parte ereditata, lo sanno bene.
Da qui parte l’annosa questione del corridoio Eur Tor de’ Cenci. “La vicenda nasce con il Vicesindaco Tocci e con il Presidente del Consiglio Comunale di Roma Luisa Laurelli - ricorda la memoria storica del quartiere, Augusto de Maglie - All’epoca decisero di risolvere il problema creando un progetto avveniristico, peraltro finanziato, di un collegamento attraverso una sorta di monorotaia”. Da lì in poi tra trenini veloci e metropolitane leggere, è stata un’orgia di proposte, tutte puntualmente disattese.
E questo nonostante, come riconosce il Consigliere municipale Pd Andrea Santoro, “nei 7 anni di amministrazione Veltroni, siamo riusciti ad ottenere più risorse che in qualsiasi altra epoca, per la mobilità nel Municipio XII”. Che ci sia stato qualcosa a non aver funzionato è di un’evidenza imbarazzante. “Sul corridoio della mobilità c’è stato un ritardo sulla partenza - aggiunge Santoro - perché volevamo far partecipare i cittadini alla realizzazione di questo progetto. Siamo andati sin sotto le loro case  per conoscere le relative esigenze. Ma bisogna ammettere che c’è stato un ritardo oggettivo”. Nella fattispecie, aggiunge sempre Santoro, all’epoca dei fatti Assessore municipale all’Urbanistica, “sul trenino e sulla metro leggera c’erano state proteste dei residenti perché si era creata la sensazione che fossero opere troppo impattanti per quei territori”. La qual cosa produsse un cambio strategico, col senno del poi, come vedremo, deleterio. “La scelta del filobus su sede protetta, ovvero su corsia preferenziale, è stata la migliore perché con quei soldi, 127 mln di euro, siamo riusciti a progettare nella scorsa  consiliatura una rete per la mobilità, che non comprendesse soltanto Tor de’ Cenci ma anche Laurentina, Tor Pagnotta, Trigoria, Eur e Castellaccio. Quindi il Municipio XII era il primo nella Capitale ad avere un sistema innovativo di trasporto pubblico che lo abbracciasse tutto. Abbiamo scartato l’ipotesi più costosa, e che serviva soltanto un pezzo del territorio, per fare una rete che fosse municipale”. La scelta era virtuosa, nelle intenzioni dell’amministrazione: utilizzare i fondi stanziati per far uscire dal trentennale isolamento Tor de’ Cenci al fine di creare un sistema di collegamento su filobus tra la gran parte dei quartieri del municipio.
Ma questa era la visione dell’amministrazione legata a Veltroni, che perse le elezioni. Già nel corso del precedente dibattito il tema della mobilità si era sviluppato con approcci dicotomici. Ricorda De Maglie, all’epoca Presidente del Cdq che “dopo il fallimento del proposito di collegare l’Eur e Tor de’ Cenci attraverso un filobus, per il quale si era individuata anche l’area adatta a realizzare il parcheggio di interscambio, si passò al progetto di una rete di filobus. Pure in quel caso ci furono riunioni su riunioni, con il centro-destra sempre contrario, poiché fautore di una scelta politica differente e consistente nel potenziamento del trenino Roma-Ostia Lido.”
Indirettamente, conferma questa posizione l’attuale Assessore alla Mobilità del XII Municipio Valerio Morgia: “I danni alla viabilità nel quadrante Tor de’ Cenci-Spinaceto, se fosse stato implementato il progetto del filobus, sarebbero stati enormi. Poiché diveniva necessario ridurre la carreggiata ed eliminare molti parcheggi, il traffico sarebbe andato incontro ad una paralisi, sulla stregua di quanto avviene oggi in viale Trastevere per la costruzione dell’8. Quindi necessariamente si è deciso di realizzare una viabilità in sede promiscua. Le opere più importanti  saranno sulla direttrice della via Ostiense, con il potenziamento della stazione Tor di Valle e la realizzazione delle stazioni  metropolitane, già previste, all’interno del comprensorio Torrino Mezzocammino. Dopodiché si dovrà collegare Tor de’ Cenci ai parcheggi di scambio della metropolitana”. In sostanza si tratterà di realizzare delle navette in sede promiscua, ovvero in modalità non protetta. Questo anche “nel rispetto delle richieste dei comitati che avevano espresso nelle scorse amministrazioni che si potenziasse il collegamento Roma-Ostia Lido e che si migliorasse questa direttrice in linea metropolitana con la costruzione della stazione Torrino Mezzocammino, di fatto già iniziata”. E tuttavia non si è evidenziato alcun particolare ostracismo dal Cdq Spinaceto: “Noi siamo stati sempre favorevoli a tutte le soluzioni - dichiara De Maglie - Il nostro problema è sempre lo stesso: raggiungere l’Eur in maniera agevole. Se mettono una corsia preferenziale e vi lasciano passare l’autobus, che di conseguenza evita il traffico mattutino della Pontina, a noi va bene lo stesso”. C’è da chiedersi quale Cdq potesse osteggiare l’ipotesi del corridoio Eur Tor de’ Cenci.
In definitiva i finanziamenti inizialmente stanziati per la realizzazione di un collegamento tra i due quartieri verranno stornati per fare altro. Per favorire accessi all’ospedale Regina Elena, per creare lo Svincolo degli Oceani, per alleggerire il traffico all’interno di Mostacciano e Casal Brunori. Poco o nulla a Tor de’ Cenci. “La cosa più preoccupante è che c’era un bando di gara e che è stato vinto da un’A.T.I., un’associazione temporanea di impresa, su un capitolato che prevedeva la realizzazione di chilometri di ferrovia e di corridoio protetto - aggiunge Santoro - Parte di questa operazione non si farà più. Credo che le aziende che hanno partecipato a questa gara e che sono arrivate seconde o terze possano e debbano fare ricorso”.
Il corridoio Eur Tor de’ Cenci, dunque, non si farà. E così si risolve il paradosso denunciato dal consigliere Pd allorquando, perplesso, dichiarava: “Questa vicenda è particolarmente singolare: per la prima volta si vede un bando di gara per realizzare un corridoio per la mobilità che si chiama Eur Tor de’ Cenci, senza corridoio per Tor de’ Cenci”. Singolare a dir poco.

Martedì 20 Luglio 2010 14:57  tratto http://www.urloweb.com

Alemanno, al via piano chiusura campi rom abusivi

In arrivo una stretta del Campidoglio e le forze dell'ordine contro i campi nomadi abusivi: entro una settimana partirà un piano che prevede la chiusura progressiva degli insediamenti non regolari che insistono nel territorio della capitale.A stabilirlo è stato un vertice in Prefettura tra il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il questore Francesco Tagliente, il prefetto Giuseppe Pecoraro ed i rappresentanti di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale. "Abbiamo predisposto un piano per la chiusura progressiva degli accampamenti abusivi, offrendo naturalmente accoglienza a tutti coloro che ne hanno bisogno", ha spiegato Alemanno al termine dell'incontro. Il numero degli insediamenti abusivi e' stato stimato su una cifra che oscilla tra i 150 ed i 200. Alemanno ha sottolineato: "Parallelamente il piano nomadi andrà avanti, per chiudere tutti i campi tollerati e quelli abusivi più grossi. I cosiddetti microcampi - ha aggiunto - dove spesso avvengono delle disgrazie, non sono accettabili: versano in condizioni igienico sanitarie inaccettabili". Nei prossimi giorni, spiega ancora Alemanno, "si svolgerà una prima riunione tra la Polizia Municipale, la Polizia di Stato ed i Carabinieri per confrontare i rispettivi dati. Si comincerà entro una settimana dai campi più pericolosi".

Lunedí 30.08.2010 15:22

[http://www.affaritaliani.it/roma/alemanno_al_via_piano_chiusura_campi_rom_abusivi300810.html]

Roma: controlli anti-prostituzione Polizia, 385 persone identificate in 2 giorni

Roma, 28 ago. - (Adnkronos) - Nel corso dei controlli anti-prostituzione degli ultimi due giorni nelle zone Salario, Parioli, Colombo, Esposizione, Spinaceto, Viminale, Casilino e Marino, la Polizia ha identificato 385 persone. Trentaquattro di loro erano gia' state fermate nell'ultimo mese e nei loro confronti era stata emessa un'ordinanza di allontanamento dal territorio nazionale.

Media information

Tutte li immagini inserite nel sito sono o di proprietà del CdQ, e lasciate al libero utilizzo dei cittadini, o prese dal gruppo Facebook dello stesso, o da internet facendo sempre riferimento alla fonte.

Nel caso ci fosse discrepanze vi invitiamo a contattarci per porre immediato rimedio.

banner pubblicitari