Bocciato il piano rom del Cdm la sentenza del Consiglio di Stato

 

Fonte Notizia   

La decisione del 16 novembre, a tre anni dall'emanazione del decreto del presidente del Consiglio dei ministri. Accolti i ricorsi dell'associazione per la difesa dei diritti dei rom.

A distanza di tre anni dall'emanazione del decreto del presidente del Consiglio dei ministri, meglio noto come 'Piano nomadi', il Consiglio di Stato ha 'accolto' i ricorsi dell'associazione per la difesa dei diritti dei rom - European Roma rights centre foundation - e due abitanti del campo Casilino 900 di Roma.

Campo Nomadi Tor de' Cenci - Ultimissime dal Comune

Relativamente alla chiusura del campo nomadi, su cui ancora tanti cittadini nutrono molti dubbi, c’è da dire che le ultime conferme di tale chiusura mi sono arrivate  lunedì 7 novembre 2011 dal responsabile del settore che mi ha detto, con tono di voce molto fermo e deciso, che il campo nomadi verrà spostato entro la fine del mese. Martedì 15/11/2011 un autorevole politico capitolino mi ha confermato, di essere certo, che il campo nomadi non è più un problema di Tor dé Cenci.

Accorpamento delle scuole Tor de' Cenci - Spinaceto

Ci giungono da diversi amici sollecitazioni affinché si intervenga sulla questione delle istituzioni scolastiche, dei nostri quartieri, che secondo molti cittadini verrebbero chiuse con il nuovo piano deciso dalla maggioranza del XII Municipio con l’appoggio dei consiglieri del PD.

E’ il caso, quindi, di fare chiarezza sull’intera vicenda.

Incontro con il capo della segreteria del Sindaco Alemanno

 ...continua dalla homepage

 

Data la natura informale dell’incontro e dell’esigenza di tempi ravvicinati è stata concordata una riunione con i membri dell’esecutivo disponibili.

L’incontro si è tenuto presso la sede di Via Lo Rizzo 119.

 

Per il Comitato di quartiere, oltre allo scrivente Guido Basso, sono intervenuti:

Massimo Tesei  (Vice Presidente), Alessandro Tosi (in rappresentanza di Tor dé Cenci), Salvatore Posabella (in rappresentanza di Spinaceto),  Pietro Giambalvo (in rappresentanza di Vallerano), Mario Turco (in rappresentanza di Tre Pini), Antonio Beretta (componente dell’esecutivo).

 

Alla riunione si è poi aggiunto il Presidente del XII Municipio Pasquale Calzetta.

 

Tema della discussione doveva essere  la  Metropolitana

ovvero  il  Trenino  Pontino.

 

Subito, in avvio della riunione, ho fatto presente che la questione mobilità è la più sentita dai cittadini dei quartieri sud, in quanto ormai la circolazione all’interno del nostro quadrante è diventata impossibile. Tutti i giorni, infatti, la Via Pontina è bloccata a partire dalle ore 07,00 da Spinaceto all’Eur e a volte da fino a Tor dé Cenci. Da 7 a 10 Km di fila tutti i giorni, tutto l’anno.

Il C.d.Q. ed i cittadini hanno affrontato innumerevoli volte la questione per trovare una soluzione che facesse a uscire dall’assedio cui siamo sottoposti.

Delle tante proposte avanzate la soluzione più razionale e logica è sempre risultata quella del prolungamento della linea metropolitana o la creazione di un troncone ex novo che, partendo dall’Eur, arrivasse fino a Pomezia, in sostanza il cosiddetto Trenino Pontino.

Questo è stato  fatto presente all’incaricato del Sindaco Alemanno con dovizia di particolari, allargando anche il discorso sul progetto di una nuova fermata della linea  Roma-Ostia Lido  prevista alla fine di Via di Mezzocammino.

 

Le risposte dei due uomini politici.

 

Per quanto riguarda la fermata su Via di Mezzocammino, il Presidente Calzetta ha detto che la fermata, proposta anche dal XII Municipio, è di competenza della Regione e che è all’esame dei competenti organismi regionali. La fermata prevista all’interno del comprensorio Torrino - Mezzocammino è compresa negli oneri concessori a carico dei costruttori.

A questo punto non abbiamo potuto esimerci dall’esprimere tutte le nostre perplessità sul fatto che avendo posto a carico dei costruttori una fermata all’interno del comprensorio e tenuto conto delle difficoltà di bilancio a tutti i livelli, sarà difficilissimo attuare una seconda fermata a meno di cinque - seicento metri dalla prima. Peraltro, visto che i tempi sembrano far prevalere la realizzazione della fermata interna al comprensorio, ci chiediamo che funzionalità avrà per gli abitanti degli altri insediamenti limitrofi, tenuto conto che non abbiamo la benché minima notizia in merito alla creazione di parcheggi di scambio nei pressi della fermata del comprensorio.

La sensazione netta è che tutto si risolva in una operazione che invece di privilegiare i 50.000 abitanti dei nostri quartieri andrà invece, ad avvantaggiare i 4 costruttori del comprensorio che potranno reclamizzare la fermata a ridosso degli alloggi facendo, quindi, ulteriormente apprezzare il valore degli appartamenti.

 

Su queste osservazioni il Dr. Lucarelli ci è parso particolarmente attento e disponibile coinvolgendo nella riflessione il presidente del Municipio Calzetta.

La questione sarà affrontata in una nuova riunione, presso il Municipio, nella settimana dal 17 al 21 ottobre, così come indicato dallo stesso dott. Lucarelli.

 

E veniamo alle risposte su quello che era il tema dell’incontro.

 

Per quanto riguarda il tema trenino pontino sia il Dr. Lucarelli che il Presidente Calzetta hanno evidenziato che i problemi sono molteplici, a partire dalle competenze che sono prevalentemente regionali, fino agli aspetti economici che date le difficoltà ben note, non sono facilmente superabili.

            Abbiamo sottolineato che la nostra proposta chiedeva agli interlocutori di farsi carico dell’analisi di fattibilità e dell’avvio di un confronto sui costi anche in relazione a quelli di altri progetti di mobilità e dell’impatto ambientale che comportano. Proprio sui tempi di risposta abbiamo da recriminare anche perché giornalmente si aggrava il problema della mobilità.

 

Ci è stato rappresentato che il Comune congiuntamente al Municipio sta portando avanti il piano filobus.

Avete letto bene, si tratta proprio di FILOBUS.

Quel sistema di trasporto che l’attuale Amministrazione a suo tempo ha ferocemente avversato definendolo obsoleto e di devastante impatto ambientale.

La motivazione della ripresa del progetto è che è stato finanziato con diversi fondi non altrimenti destinabili. Ragione per cui il progetto, che a noi risulta fosse ancora in fase di studio, deve essere realizzato, pena la perdita dei fondi.

Come dire, abbiamo in carico una medicina avversata da grandissima parte dei pazienti, ma per non perdere il suo finanziamento, dobbiamo somministrarla ugualmente anche se dannosa. 

 

Una logica che fa venire i brividi e fa inc… chiunque la ascolti.

 

Il progetto che viene portato avanti prevede una linea di filobus che dall’Eur arrivi a Tor dé Cenci. All’Eur su strada normale poi su via protetta e dal raccordo in poi, ancora, su strada normale. 

Ci chiediamo all’Eur su percorso normale? Come può essere normale per un filobus? Come si snoderà la linea di alimentazione? Come si sosterrà? Dove saranno ubicati i numerosissimi piloni di sostegno ? La qualità di emissione, garantita zero, varrà l’impatto logistico e ambientale ?   E in che percentuale incideranno su quelle emesse dal traffico quotidiano di autovetture che continueranno a circolare ?  Quali saranno i benefici sui tempi di percorrenza ?  Quale abbattimento si prevede per il traffico di autovetture se non c’è traccia di parcheggi di scambio ?

Nel migliore dei casi la percorrenza dall’eur a Tor dé Cenci sarà di  40/50 minuti con le strade dell’eur, di Mostacciano, Spinaceto e Tor dé Cenci liberissime dal traffico. Ma quando mai sono libere???  …..forse dalle ore 22,00 alle 06,00    Andremo a lavorare tutti di notte??

Obiezioni che a suo tempo formulammo al progetto dell’altra Amministrazione e che ribadiamo.

 

Teniamo a precisare che non  c’era e non  c’è  preconcetto ideologico.

 

Chiediamo solo la dimostrazione inoppugnabile dei vantaggi rispetto ai disagi certi.

Finora ci troviamo di fronte a dichiarazioni ottimistiche e rassicurazioni sulla bontà del lavoro dei tecnici. Non è certo eresia chiedere di conoscere più approfonditamente il progetto uscendo dai si dice. Noi le nostre obiezioni le abbiamo esternate. Ora attendiamo che i nostri interlocutori ribattano nel merito e non nella impostazione filosofica.

Alla luce delle nostre riflessioni che senso ha affermare che il filobus è ecologico?

Solo perché non emette CO2?      Quanto ne favorisce di riflesso?      E gli aspetti urbanistici?    Dove si svilupperanno le corsie protette?. Entreranno a Spinaceto e Tor de Cenci?      Attraverso quali strade?      Quale sarà l’impatto dei piloni a ridosso delle abitazioni?

 

La motivazione che il progetto era già stato iniziato dalla precedente giunta  non ci soddisfa.

Non è forse per gli errori della giunta Veltroni che Alemanno ha vinto le elezioni??   E allora si vogliono perpetrare i vecchi errori sulle spalle e sulla pelle dei cittadini dei nostri quartieri??  NO signori di un mezzo obsoleto, non flessibile, fuori dalla logica di agilità e flessibilità  dei trasporti moderni, non sappiamo cosa farne. 

 

Gli  interessi  dei  cittadini  sono  altri  e  si  chiamano  in  un  solo  modo

METROPOLITANA !!!

 

Tutto il resto sono palliativi, tutto il resto sono soldi gettati al vento ….. i nostri soldi.

 

Ci è stato detto che per la metropolitana, ammesso di trovare i fondi necessari, sarebbero passati

10 anni.

Qui non si tratta del meglio l’uovo oggi che la gallina domani.  L’uovo odierno rischia di essere guasto e produrre danni immediati.

Per noi la scelta è l’avvio di un piano seppure graduale che, nell’arco dei dieci anni ipotizzati, liberi l’area dall’assedio del traffico senza orpelli che, per essere poi rimossi, costeranno altrettanto della loro messa in opera.

Per dirla in breve: dateci oggi le prime 4 fermate, altre 4 tra alcuni anni e la linea completa tra 10 anni. L’importante e fare le opere che servono e che risolvono il nostro assedio permanente.

A questa nostra, nuova e improvvisata impostazione, abbiamo notato molta perplessità sui volti del dott. Lucarelli e del Presidente Calzetta.

 

Aspettiamo, quindi il prossimo incontro per vedere se ci sarà qualche apertura o se viceversa, ci troveremo di fronte ad un arroccamento ed alla pretesa di realizzare una delle tante opere degna dell’attenzione di “Striscia la notizia”. Opere che vengono realizzate per favorire amici e compari lasciando la popolazione con i problemi non risolti e aggravati da iniziative che, per amore di patria, definiamo solo

                                                            SBALORDITIVE.

 

Infine il Presidente Calzetta nel prossimo incontro ci darà una risposta anche al seguente nostro quesito:” Che fine hanno fatto i fondi stanziati a suo tempo per rendere più fluido ed agevole l’ingresso dalla Pontina a Spinaceto/Mostacciano B  ?”

Attualmente in questo tratto della Pontina si crea un ingorgo di traffico che si ripercuote sul GRA e sulla Pontina stessa determinando code che arrivano all’Eur.

 

Roma, 06-10-2011                                                  Il Presidente

                                                                            prof. Guido Basso

LAVORI a Vallerano e Tor de' Cenci

 

Di seguito troverete la richiesta al Municipio XII per i lavori più immediati che i cittadini di Vallerano e Tor de’ Cenci hanno suggerito.

 

Per quanto riguarda i quartieri di Spinaceto e Tre Pini aspettiamo le mail dei cittadini più motivati con i Loro suggerimenti.

 

Chi volesse può inserire anche richieste di altro tipo, che saranno tenute nella dovuta considerazione.

 

 

Clicca qui per leggere la lettera inviata al Municipio XII

 

 

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