“A largo Cannella, Spinaceto, tra giugno e settembre riaprirà la sede distaccata dell'ufficio anagrafe. Durante la pandemia era stato chiuso e per migliaia di cittadini, quindi, l'unico punto di accesso per carte d'identità e altre pratiche era diventato il primo ponte di Laurentino Fonte Ostiense, in via Silone.”
“Nell'intenzione dell'amministrazione guidata da Titti Di Salvo c'è quella di rimetterlo in attività all'inizio dell'estate in via sperimentale fino al 31 dicembre 2023, effettuando prima tutti i lavori di manutenzione e adeguamento dei locali dopo una lunga chiusura, in ottemperanza a una mozione di consiglio approvata a maggio scorso. L'obiettivo è far funzionare gli sportelli a pieno regime, dal lunedì al venerdì.”
Questo quanto pubblicato a febbraio 2023 da Roma Today e confermato dalla Presidente del Municipio Titti Di Salvo durante diversi incontri avvenuti con il Comitato di Quartiere.
Settembre è arrivato e dell’apertura ancora nessun annuncio.
Come mai, ci domandiamo, visto che le richieste di maggior pulizia e sicurezza avanzate dai dipendenti che operavano presso gli Uffici erano già state soddisfatte e gli uffici avevano riaperto fino all’imprevedibile chiusura causata dalla pandemia. Cosa o, meglio, chi, ancora si oppone alla tanto agognata riapertura?
Ci siamo già battuti contro le obiezioni mosse da alcuni Consiglieri della Civica Raggi, che si appellavano alla carenza di organico come motivo di ostacolo ad una riapertura che, per usare le loro parole, avrebbe causato il “concreto rischio di paralizzare i servizi, causando disagi anche ad altri uffici dai quali verranno spostati dipendenti". A questa considerazione ci siamo infatti opposti sottolineando che con una riapertura non sarebbero aumentati né il numero né le esigenze di servizio degli utenti (sempre gli stessi, oggi costretti a spostarsi con notevole disagio) e, di conseguenza, si sarebbe trattato di ripristinare, in termini di organizzazione e assegnazione di organico, le condizioni preesistenti alla chiusura per pandemia.
Ma allora chi o cosa ancora si oppone a questa benedetta riapertura? “I sindacati pongono diversi problemi a tutela dei lavoratori” ci viene risposto.
E allora noi ci domandiamo: quali sono gli interessi dei lavoratori messi in discussione da una riapertura degli uffici di Largo Cannella e quali gli ostacoli tali da non poter essere sormontati?
La sicurezza? La pulizia? Nello stesso stabile trovano collocazione diverse attività commerciali quali Bar, Farmacia, etc., nonché una sede della Protezione Civile e il Centro bocciofili dove si è allenato il giovane campione italiano Lorenzo Fedele, oltre ai Caf aperti tutto l’anno; insomma, strutture i cui utenti rischiano la salute e la sicurezza quotidianamente? Ci sentiamo di affermare senza ombra di dubbio che non è così, sottolineando anche che i locali di Largo Cannella saranno sottoposti ad una intensa attività di ristrutturazione che, attraverso un milione e mezzo di euro già stanziati dal Comune di Roma, comporterà la creazione di un centro polifunzionale a disposizione dei cittadini.
Quali possono essere allora i problemi di un lavoratore assegnato agli uffici di largo Cannella ed eventualmente delocalizzato dagli uffici centrali?
Nel rispetto (non scontato e non dovuto) che ci sentiamo di esercitare in generale per tutti i lavoratori meritevoli e per le sigle sindacali che li rappresentano, preferiamo non fare illazioni e polemiche sterili, ma siamo a chiedere a gran voce che venga soddisfatta tempestivamente la promessa di riapertura a pieno regime, nel rispetto anche dei tanti lavoratori che oggi sono costretti a spostarsi con notevole dispendio di tempo per poter usufruire dei servizi anagrafici, nonché dei tanti pensionati e anziani per i quali, in mancanza di mezzi di locomozione propri, la traversata della Pontina con i mezzi pubblici diventa un’impresa non da poco.
