Ora la Metropoliana

DATECI  IL  “TRENINO  PONTINO”

Corridoio intermodale: Bretella Valmontone-Cisterna;   Autostrada Latina-Roma;   Bretella Tor dé Cenci-A12 (Roma-Civitavecchia).

Questi progetti stanno andando avanti con una certa celerità, mentre quelli su ferro vengonoprima annunciati epoi sistematicamente dimenticati.

Salta così il piano di intermodalità, strombazzato come soluzione finale per abbattere il flusso di traffico su gomma.

 Perché? ..... perchè parlare di  intermodalità - parola strana per i non addetti ai lavori - senza lo sviluppo del "ferro", treno o metropolitana leggera che sia, non ha senso. In un paese serio, le difficoltà di realizzazione di linee ferroviarie in coincidenza con i nodi autostradali, fermerebbero il progetto complessivo, trovando soluzione alle difficoltà realizzative. Da noi invece no! Non si riesce a realizzare il complesso di snodi e linee ferroviarie. Pazienza! Si procede comunque con la realizzazione dei progetti autostradali. Non ha alcuna rilevanza il fatto che si assedino interi insediamenti con camion, tir, furgoni e autovetture. L'importante è realizzare questi progetti, che muovono investimenti e alimentano interessi.

Noi, come Comitato di Quartiere, abbiamo fatto una proposta concreta: l’ormai famoso “Trenino Pontino”. Una metropolitana di superficie, con tratti in trincea, ma sempre a cielo aperto. E’ facile da costruire, costa poco e sarebbe utilissima per i nostri quartieri. Riuscirebbe infatti ad alleggerire il traffico che da Pomezia, Aprilia, Latina e dai tanti altri centri che orbitano sulla Via Pontina, ogni giorno si dirigono su Roma.

GRONDA  MERIDIONALE

Si chiama Gronda meridionale o Gronda sud  il tracciato ferroviario che partendo da Santa Palomba (al confine tra Roma e Pomezia) doveva arrivare a Tor dé Cenci, nella Vallata del Risaro  (sì, sempre lì) per proseguire poi con un tracciato abbastanza simile alla Bretella autostradale.

Ma cosa hanno in comune il Trenino Pontino e la Gronda?

Niente, assolutamente niente, per le nostre Autorità.

Il Ministero, le FF.SS., la Regione e il Comune agiscono infatti ognuno come Ente a sé stante, come se appartenessero a Stati diversi, che vogliono mantenere la propria sovranità nazionale.

Non solo non si parlano, ma ancora peggio, non ascoltano nemmeno chi vorrebbe riunirli intorno ad un tavolo.

LA  NOSTRA  PROPOSTA

In più occasioni abbiamo avuto occasione di parlare con i responsabili dei vari Enti sopra citati. La risposta sempre ricevuta, è che le FF.SS. vogliono andare da sole. Il Comune e la Regione non vogliono legami con nessuno, nemmeno tra di loro.

In molti ci hanno detto che la spesa per la metropolitana (il Trenino) è troppo alto (anche se è considerata 1/8 della metropolitana classica) e lo stesso hanno risposto per la Gronda.

Il Comitato di Quartiere chiede invece che le due opere vengano sviluppate congiuntamente dalle Ferrovie e dal Comune di Roma. Le Ferrovie infatti potrebbero costruire i binari da Santa Palomba fino a Tor de’ Cenci, passando per Pomezia e proseguendo lungo la Pontina; il Comune potrebbe invece partire dalle Tre Fontane e arrivare fino ad incrociare la ferrovia a Tor de’ Cenci. In questo modo ci sarebbe un enorme risparmio e la Gronda, oggi progettata solo per il trasporto merci, potrebbe essere usata anche per le persone, con indubbi vantaggi economici, sia per le Ferrovie che per gli altri azionisti o Enti.

E’ possibile che nel nostro Paese, le cose semplici, non si possano mai fare?

Perché Sindaco Alemanno e A.D. delle Ferrovie non potete trovare un accordo,

almeno per un primo progetto di fattibilità?

Noi lo chiediamo a gran voce.

 Ministro Passera, riunisca Sindaco e A.D. Ferrovie!

Ricordiamo che, anche se si dovessero fare l’Autostrada e la Bretella, queste non eliminerebbero comunque il traffico locale, che è quello che ci affligge quotidianamente.

Non potete caricarci sulle spalle Autostrade e Bretelle, senza almeno darci un mezzo di trasporto moderno e veloce, che andrebbe a tutto vantaggio non solo del traffico sulla Pontina, ma anche dell’EUR e dei quartieri limitrofi.

La presente è una semplice lettera di invito.

Come Comitato siamo disponibili ad incontri nei quali poter affrontare un’analisi più approfondita  sulle tematiche della viabilità e della mobilità, nonché sulle possibili questioni relative a vincoli ambientali e paesaggistici, esistenti nel nostro territorio.

Ci dicono che scriviamo troppo e quindi, ci fermiamo qui! Nell’attesa fiduciosa che facciano un passo avanti o il Ministro, o il Sindaco, o l’A.D. delle Ferrovie.

La speranza è l’ultima a morire e noi abbiamo fiducia

nella realizzazione di una Metropolitana nei nostri quartieri.

 

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