Alemanno, Belviso e il campo nomadi.

BASTA  PAROLE  VOGLIAMO  FATTI

Ill.mi Sindaco di Roma e Vice Sindaco,

vi scrive il Comitato di Quartiere in epigrafe, a nome dei cittadini del quartiere Tor dé Cenci e di quelli limitrofi, sulla questione del campo nomadi.

La questione è nota. La diossina continua ad avvelenare i cittadini del nostro quartiere. I fumi dei copertoni incendiati dai Rom, entrano nelle case e impediscono alle persone di respirare e di condurre una vita normale.

Signor Sindaco, tra gli argomenti della sua campagna elettorale a primo cittadino di Roma, quello della chiusura dei campi abusivi o comunque degradati, fu uno dei cavalli di battaglia. Ancora più forte ed eclatante fu la campagna del Vice Sindaco Sveva Belviso che puntò tutto, ma proprio tutto, sulla chiusura del

Lettera ad un giornalista distratto Resoconto della visita del Cardinal Vallini a Tor dé Cenci

Caro Fabio, sembra fatto apposta ma così non è. Mi trovo ancora una volta a dover polemizzare seppure con animo sereno sul tuo articolo relativo alle valutazioni sulle visite “importanti” al campo nomadi di Tor dé Cenci. Visite motivate fortemente a impedire che il campo venga chiuso e i suoi occupanti trasferiti, secondo il piano di Roma capitale, nel nuovo campo attrezzato di La Barbuta.

Ti do atto e ti ringrazio del fatto che hai evidenziato l’anomalia di due visite così “importanti”

Campo Nomadi, invitato il Cardinal Vallini

giovedì 5 luglio alle ore 16.00

Il Vicario del Papa, Cardinal Vallini, è stato invitato dalla Caritas di Roma a visitare il Campo Nomadi di Tor de’ Cenci.

A sua volta la Caritas è stata sollecitata da alcune associazioni, che hanno “a cuore” che il campo di TdC non venga smobilitato. Gli interessi sono interessi e vanno difesi in qualunque modo. Se questo modo però è non informare correttamente, ma anzi ingannare, sia la Caritas, sia il Cardinal Vallini, allora c’è qualcosa che non va.

A.S. Roma e Bretella?!

Qualche giorno fa, un rappresentante del Comitato, ha avuto il piacere di parlare con una persona che sembrava essere molto informata sull’argomento Bretella; di seguito vi riportiamo il riassunto di quella che potremmo definire una chiacchierata con chi sa di cosa sta parlando.

La chiacchierata è iniziata così: “Sa perché faranno la Bretella? Perché nella valle del Tevere nella zona che viene comunemente chiamata Tor di Valle sorgerà il nuovo stadio della Roma”

A questa notizia ho risposto con un: “E’ sicuro?”

La risposta, anche se personale, è per tutti

in risposta al commento di Gabriele Squillaci all'articolo "autostrada Pontina e Bretella"

Caro Gabriele Squillaci, come Comitato di Quartiere abbiamo scritto con molta chiarezza che la Bretella discende ed è figlia dell’Autostrada Roma-Latina. E siamo stati molto chiari quando abbiamo detto che se non dovesse essere realizzata l’Autostrada non si parlerebbe nemmeno di Bretella.  Io come la maggior parte delle persone dei nostri quartieri e del Comitato non siamo stati informati delle varie fasi dei lavori di progettazione.

Questi vengono da lontano e da  Amministrazioni di vario colore. Tutte, chi chiamandola in un modo chi in un altro, hanno sempre portato avanti “il progetto” che oggi è arrivato, a quello definitivo per l’Autostrada, e quasi definitivo per la Bretella.

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